Il Seicento è un secolo di crisi e cambiamenti. La produzione cala e la popolazione soffre per la peste. L'economia cambia: in Olanda e Inghilterra nascono imperi commerciali che sono all'origine del sistema capitalista. Tra la maggior parte delle potenze europee scoppia la guerra dei Trent’anni, l’ultima grande guerra di religione. La pace di Vestfalia conclude il conflitto e cambia notevolmente l’aspetto politico dell’Europa.
Il Mediterraneo non è più al centro dell’attività economica. La Spagna è incapace di sfruttare le ricchezze americane, l’Italia non sa aggiornare la sua produzione e la Germania è teatro della guerra dei Trent’anni. Si sviluppano Olanda e Inghilterra, bagnate dall’oceano Atlantico, che diventano leader del commercio marittimo internazionale.
Protetta dallo Stato, la compagnia di navigazione occupa territori e fonda colonie. Si impadronisce delle principali basi commerciali del sud-est asiatico, cacciandone i Portoghesi. In Indonesia occupa vaste regioni e costringe le popolazioni indigene a coltivare i prodotti richiesti dall’Europa (spezie, caffè, cotone) con metodi brutali.
Contrappone Austria, Spagna e principi cattolici di Germania a principi protestanti tedeschi, Danimarca, Svezia, Olanda e alla cattolica Francia, di fatto accerchiata. Nata come guerra di religione e tentativo cattolico di riconquistare i territori perduti con la Riforma, diviene presto conflitto per il predominio in Europa.
Impoverita dalla crisi dell'artigianato e del commercio marittimo, l’Italia subisce carestie e lo scoppio di un'epidemia di peste che causa la morte di circa un terzo della popolazione nelle regioni del centro e del nord.
L'aumento del prezzo della frutta dovuto a una nuova imposta causa un'insurrezione antispagnola a Napoli. Il capo dei ribelli, un pescivendolo chiamato Masaniello, muore assassinato ma la rivolta si estende a tutto il regno. Divisioni e disorganizzazione tra i ribelli consentono, nel 1648, agli Spagnoli di ristabilire il controllo sulla città.
Segna la fine della guerra dei Trent'anni e cambia l’aspetto politico d’Europa. Gli Asburgo d’Austria perdono ogni potere sugli stati tedeschi, anche se mantengono il titolo imperiale. Viene sancita l'indipendenza di Svizzera e Olanda, mentre la Francia, vincitrice dell’ultima fase del conflitto, si impone come nuova potenza dominante in Europa.
Già provato dalle conseguenze di un'eruzione del Vesuvio (1631) e della rivolta di Masaniello (1647), il regno di Napoli viene flagellato da un'epidemia di peste portata da alcune navi provenienti dalla Sardegna. Nella capitale muoiono circa 240.000 persone su una popolazione totale di 450.000 abitanti.